Una indagine multispettrale è tesa a captare dati/immagini non solo dello spettro del visibile (RGB) ma anche in altre bande dello spettro elettromagnetico.
L’applicazione di tale tecnica trova spazio in agricoltura, in campo forestale o ambientale.
I dati ottenuti, di solito, vengono usati per costruire una mappatura del territorio alle varie bande dello spettro elettromagnetico (verde – 560 nm circa, rosso – 650 nm circa, blu – 450 nm circa, NIR – 840 nm circa e red edge – 730 nm circa). Le singole bande possono essere elaborate per ottenere ulteriori parametri ed indici utili.
Questa indagine consente di scorgere dettagli ed avere informazioni non ottenibili con le sole immagini al visibile.
Un parametro molto noto è l’indice NDVI (normalized difference vegetation index), ottenuto dalla banda del rosso e quella dell’infrarosso vicino (NIR – 840 nm circa), che è indice della quantità di clorofilla presente sull’apparato fogliare delle piante e, dell’intensità del fenomeno di evapotraspirazione.
Indirettamente, questo parametro indica anche lo stato di salute della pianta.
La formula è la seguente: NDVI = (NIR – RED) / (NIR + RED)
Un altro parametro che può essere elaborato partendo dai dati di base è l’indice GNDVI (green ndvi) che, rispetto all’indice ndvi, utilizza la banda del verde al posto del rosso. Esso riflette l’entità della chioma delle piante verdi e da indicazioni circa l’eventuale carenza di acqua o di nutrienti.
La formula è la seguente: GNDVI = (NIR – GREEN) / (NIR + GREEN)
L’indice NDRE (normalized difference red edge) utilizza la banda del red edge (che è la banda di transizione dal rosso all’infrarosso) al posto della banda del rosso. Questo parametro è molto utile, soprattutto nelle fasi avanzate della maturazione delle piante, quando le foglie hanno già immagazzinato molta clorofilla, dando indicazioni anche sul contenuto di zuccheri e di azoto.
La formula è la seguente: NDRE = (NIR – REDEDGE) / (NIR + REDEDGE)
L’indice LCI (leaf chlorophyll index) indica il quantitativo di clorofilla presente sull’apparato fogliare delle piante.
Viene utilizzato per stimare la crescita e la salute delle piante, nonché la presenza e/o evoluzione di malattie ed invecchiamento.
La formula è la seguente: LCI= (NIR – REDEDGE) / (NIR + RED)
L’indice SAVI (soil adjusted vegetation index) è molto utile nelle fasi iniziali della crescita delle piante, quando la componente “suolo” è molto evidente in quanto la copertura fogliare è ancora scarsa. In questa fase, gli indici NDVI e NDRE possono dare risultati imprecisi.
La formula è la seguente: SAVI= (NIR – RED) / (NIR + RED + 0,16)
Naturalmente, gli indici di cui sopra devono essere letti con consapevolezza, conoscendo le caratteristiche del suolo e delle piante oggetto di indagine.
Essi possono essere sovrapposti, in una lettura incrociata, per ottenere maggiori e più dettagliate informazioni
Fondamentali, ai fini di una valutazione complessiva, sono anche i dati di prossimità, forniti dalle misurazioni in campo.
In campo forestale questi indici sono molto utili per la stima della biomassa.
In campo ambientale, unitamente ad altri dati ottenibili con droni o anche con indagini in campo, l’utilizzo di questi indici può portare ad individuare situazioni di inquinamento del suolo o delle acque, rifiuti interrati, discariche abusive, disboscamenti, etc.
Vedi anche questo articolo sull’utilizzo dei droni per combattere i parassiti e ridurre l’apporto di sostanze chimiche impattanti).