Viene descritto di seguito un metodo molto utile per individuare eventuali difetti del sistema di gestione del gas delle discariche, laddove presente.
D’altro canto, può essere utilizzato per evidenziare il perfetto funzionamento di quest’ultimo.
Per le discariche non autorizzate, tale metodo può essere utile per verificare se il rilascio di gas è in essere.
Una caratteristica delle discariche di rifiuti urbani o, comunque, con presenza di materiali di natura organica è l’emissione di gas, denominato gas di discarica, a volte, volgarmente, biogas.
La produzione di tale gas è molto variabile nel tempo, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.
La composizione del gas (ma bisognerebbe parlare di miscela di gas) dipende dalla natura dei rifiuti conferiti e anche dal tempo passato dal conferimento in discarica.
Tipicamente sono presenti nella miscela composti fortemente odorigeni (idrogeno solforato, mercaptani, ammoniaca, etc.) ma anche metano, composti che si originano nei processi anaerobici.
Per tale motivo (la presenza di gas odorigeni e metano) la normativa di settore obbliga i gestori delle discariche a captare il gas, impedendone la emissione in atmosfera.
Le componenti odorigene del gas, se questo non viene adeguatamente captato, provocano disturbi, a volte anche gravi, alle comunità che vivono nei pressi della discarica.
Il metano, inoltre, è un gas ad effetto serra, molto più dell’anidride carbonica (più di 30 volte).
D’altronde il metano è un gas combustibile, che può essere utilizzato per produrre energia.
Tutte le discariche controllate (almeno quelle autorizzate) sono dotate di un impianto di captazione/aspirazione del gas. In genere un grosso aspiratore mette in depressione una rete di tubazioni che “pescano” il gas da appositi pozzi di aspirazione, posti nel corpo della discarica.
Fatta questa lunga premessa, si capisce che è interesse di tutti (i gestori della discarica, le comunità che vivono nei pressi della discarica, ma anche di tutti noi) che tale impianto sia quanto più efficiente ed efficace possibile.
Un metodo diretto, empirico, per evidenziare eventuali imperfezioni di tale impianto è quello che qui viene descritto.
Attraverso un drone dotato di camera ad infrarossi è possibile individuare le zone, i punti o i componenti in cui si verifichi una dispersione di gas in atmosfera.
Ciò è possibile grazie al fatto che i processi biochimici di degradazione delle sostanze organiche in condizioni anaerobiche sono processi esotermici.
Nella immagine che segue sono state affiancate due immagini della stessa zona, prese nello stesso istante, una al visibile ed una all’IR.
Dalla immagine si possono evincere tante informazioni utili. Ad esempio, appare evidente che il drenaggio del gas realizzato attorno al pozzo è molto efficiente, ma il sistema di aspirazione no.
Nella foto che segue, invece, il sistema di aspirazione sembra svolgere correttamente il suo lavoro.
In quest’altra foto si osserva che il gas sta fuoriuscendo lungo il bordo del corpo della discarica, in corrispondenza della strada perimetrale.