Da pochi giorni anche in Abruzzo esiste una organizzazione autorizzata a compiere operazioni di volo a titolo professionale con droni (droni, che più correttamente bisognerebbe chiamare SAPR Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto).
A distanza di circa un anno dall’uscita del Regolamento di Enac (L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), Regolamento che pone l’Italia (almeno in questo settore) tra i primi paesi al mondo, si contano in Italia circa una trentina di operatori riconosciuti ufficialmente dalla Autorità Aeronautica.
Di questi, quasi tutti localizzati nel nord Italia, uno si trova in Abruzzo: Air Abruzzo S.r.l., una Azienda che ha scelto da subito di confrontarsi con questa nuova regolamentazione investendo tempo e denaro per raggiungere la compliance di settore.
Un piccolo passo se confrontato al lavoro che c’è ancora da fare in questo ambito, ma anche un risultato notevole se si osserva la distribuzione delle organizzazioni riconosciute sul territorio Italiano.
Sul sito http://www.operatori-apr.it/ infatti si può notare che Air Abruzzo è l’unico operatore riconosciuto presente in un’area di circa 200 km di raggio che comprende l’Abruzzo, le Marche, il Molise e parte del Lazio.
Ciò è dovuto al fatto che il popolo dei “dronisti” è stato preso in contropiede dalle regole imposte da ENAC, le quali pretendono un approccio di tipo aeronautico ed un assetto organizzativo solido ed affidabile.
Qualcuno potrebbe chiedersi (ed il dubbio è legittimo): se Air Abruzzo è l’unico operatore Abruzzese autorizzato a svolgere lavoro aereo con droni, come mai se ne vedono così spesso nelle manifestazioni, raduni, servizi televisivi o eventi (addirittura ai matrimoni)?
La risposta è semplice: qualcuno sta giocando, oppure sta lavorando abusivamente.
Nel primo caso si tratta di “aeromodellisti”. Ad essi è richiesto solo il rispetto di alcune semplici misure di prevenzione, soprattutto al fine di evitare di fare male a qualcuno.
Nel secondo caso qualcuno sta eludendo la legge, il più delle volte mettendo a serio rischio la sicurezza delle persone a terra. Ci sorprendiamo? Siamo pur sempre in Italia ed il lavoro abusivo non è stato mai debellato, anzi è presente in quasi tutti i settori, figuriamoci in un settore così giovane come quello dei droni, la cui normativa non ha ancora compiuto un anno.
Forse i committenti di tali lavori dovrebbero informarsi meglio sulle loro responsabilità.
Noi di Air Abruzzo siamo tuttavia convinti che la consapevolezza degli addetti ai lavori crescerà molto nei prossimi anni e che la selezione delle organizzazioni sulla base della professionalità sarà dettata dal mercato.
Siamo altresì convinti che la sfida sia quella di creare networks tra operatori SAPR, e tra operatori SAPR e professionisti di altri settori, in una ottica di collaborazione reciproca. La sfida è lanciata!