Ormai siamo nell’epoca del BIM (building information modeling), un nuovo modo di pianificare, progettare, realizzare e gestire gli edifici che consente di gestire tramite software tali processi.
Nelle costruzioni, ma anche nel “facility management”, avere a disposizione delle copie digitali editabili degli edifici e degli impianti consente di ridurre i tempi ed aumentare l’efficienza di ogni intervento.
Inoltre si aprono scenari nuovi sulla condivisione del lavoro e cooperazione tra team diversi, anche lontani tra loro.
Se tutto scorre liscio per opere nuove, pensate già nell’ottica della digitalizzazione, non si può dire lo stesso per gli edifici esistenti, magari anche “anziani”, di cui non si possiede altro che disegni e schemi su carta.
In tali casi, il processo di digitalizzazione va “inventato” caso per caso, a seconda della tipologia di edificio, dei dati a disposizione, etc.
Un buon metodo consiste nella creazione di una nuvola di punti densa attraverso i processi di rilievo laser-scanner o fotogrammetrico.
Ciò consente di creare un modello in scala dell’edificio, da cui estrapolare prospetti, piante, sezioni, etc…
In questo periodo, con gli incentivi statati a disposizione (bonus 110%, bonus facciate, sisma bonus, etc.) queste tecniche risultano molto utili ai progettisti, soprattutto nella fase iniziale del lavoro.
Tra i tanti, abbiamo applicato una metodica di questo tipo su un edificio di grandi dimensioni, dalle geometrie estremamente complesse.
Riportiamo una breve sequenza video che illustra il modello digitale tridimensionale ottenuto.
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