In questo caso ci siamo trovati davanti ad un rilievo particolarmente difficile, quasi impossibile da eseguire con gli strumenti topografici tradizionali.
La cava infatti è di dimensioni impressionanti, sia in pianta che in altezza (sviluppo verticale pari a circa 200 metri).
Non solo, le pareti sono composte di numerosi gradoni alti ed instabili, con molte parti in frana e praticamente inaccessibile.
Non solo, sul fondo dell’invaso è presente moltissima acqua, praticamente un lago, e le vie di accesso sono fangose alla stessa stregua delle sabbie mobili.
La parte alta della cava è completamente ricoperta di folta vegetazione, quindi impensabile raggiungere il ciglio superiore.
L’unico modo per portare a termine il rilievo in tempi accettabili era quello di utilizzare la fotogrammetria da drone,
Nonostante, per ovvie ragioni pratiche, non siamo riusciti a piazzare i target in alcune zone, soprattutto i gradoni, il risultato finale è stato molto soddisfacente, anche a seguito delle verifiche condotte a posteriori.
Oltre alle sezioni, è stato possibile calcolare i volumi relativi, utili nella successiva fase di progettazione degli interventi di ripristino.
Il lavoro in campo è stato di una giornata per il posizionamento e rilievo dei target e di mezza giornata per l’acquisizione dei dati da drone.