Con i droni (sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) è possibile ottenere delle immagini (foto e video) da punti di vista diversi dal solito, solitamente posti in quota. Ciò, unitamente alla sempre maggiore facilità di utilizzo, ha fatto si che la vendita e l’utilizzo dei droni aumentasse esponenzialmente da 2-3 anni a questa parte.
La conoscenza delle norme che regolamentano il settore però non si è sviluppata con altrettanta efficacia, anzi.
Prendiamo la città di Pescara ad esempio (ma potrebbe essere una qualsiasi altra città o paese).
Il volo sui centri urbani si configura come operazione critica, per cui non basta il semplice “riconoscimento ENAC” che ormai hanno tanti Operatori, e che è basato su una semplice auto-dichiarazione dell’Operatore, ma occorre una Autorizzazione ENAC, che invece hanno in pochi. In Abruzzo, ad esempio, c’è un solo Operatore SAPR autorizzato da ENAC a condurre operazioni critiche (Air Abruzzo S.r.l.).
Ancora, le norme vietano ai droni di volare di notte, e vietano ai droni di volare su assembramenti di persone.
Nel caso di Pescara, poi, c’è anche un altra limitazione: l’ATZ dell’aeroporto (zona di traffico controllato degli aeromobili) e quindi volare con i droni è VIETATO (per la sicurezza degli aeromobili in fase di atterraggio, decollo, avvicinamento, etc.).
In buona sostanza si può affermare che ad oggi è vietato volare sulle città con i droni.
Eppure sul web proliferano filmati di operatori improvvisati che mostrano Pescara ed altre città viste dall’alto, sorvolando con i droni piazze, strade, parchi, spiagge, anche con assembramenti di persone.
Molti di questi sono incaricati (inconsapevolmente) dalle amministrazioni stesse.
Naturalmente agli abusivi conviene tutto ciò, per loro tutto è più facile e costa anche meno; ma l’abusivismo lo paghiamo tutti, un po’ a testa. E poi, se non arginato, l’abusivismo finirà per distruggere questo comparto.
Volendo operare nella piena legalità, invece, Air Abruzzo ha messo a punto un sistema di volo compatibile con i regolamenti aeronautici. Si tratta di un sistema costituito da un dirigibile vincolato, dotato di gimbal a 3 assi e videocamera professionale comandata da remoto. Il sistema, testato già fuori dall’ATZ, è stato autorizzato ad operare sulla città di Pescara mediante NOTAM emesso da ENAC.
Il sistema dirigibile prevede un equipaggio di 3 persone: il primo pilota, il navigatore di poppa e l’operatore camera.
Per la prima volta, quindi, un sistema per videoriprese professionali viene autorizzato a volare sulla città di Pescara a bassa quota (gli aeromobili tradizionali non possono volare ad una quota inferiore a 300 metri).
C’è voluto tanto lavoro e tanto tempo per mettere a punto il sistema e per ottenere l’autorizzazione, ma riteniamo che alla lunga la legalità paghi.
Sin da quando, nel settembre del 2014, ottenne, tra i primi in Italia, il riconoscimento per condurre attività professionale con i droni, Air Abruzzo ha sempre creduto nella legalità, sebbene la realtà spesso sembra suggerire altri comportamenti.